La banca non è mai esonerata dall'obbligo di informare, in modo preciso, il cliente. (Corte di Cassazione, Sezione Civile n. 18153 del 31 agosto 2020).
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La banca non è mai esonerata dall'obbligo di informare, ..[..]
- Data:12 Settembre
Con la pronuncia in esame la Suprema Corte ritorna sul tema dell'obbligo di una corretta informazione da parte della banca nei confronti del cliente.
Il caso prendeva le mosse da una azione promossa da una cliente nei confronti dell'istituto di credito con la quale chiedeva l'accertamento della nullità o efficacia o annullamento del contratto di negoziazione.
La domanda veniva respinta sia in primo grado che in sede di appello in quanto la cliente non aveva provato il nesso di causa con il danno.
A quel punto parte soccombente agiva dinanzi alla Suprema Corte la quale ritenendo fondato il ricorso cassava la sentenza e rinviava alla stessa Corte d'Appello in diversa composizione.
Gli Ermellini precisavano che la banca non è mai esonerata dall'obbligo di informare, correttamente, i clienti anche se questi possiedono una adeguata esperienza in campo di operazioni finanziarie.
Veniva ribadito, inoltre, che compete alla banca provare di aver informato in maniera corretta i clienti in merito ai rischi e alle conseguenze dell'operazione. Il cliente, infatti, non può basare le proprie scelte finanziarie sulla base di operazioni similari effettuate in passato.
La Corte evidenzia che sussiste una presunzione dell'esistenza del nesso di causalità in merito alla scelta non consapevole dell'investitore, i cui effetti pregiudizievoli non sono riconducibili alla sua volontà.
Commento dell' Avv. Carlo Cavalletti
Articolo redatto dall' Avv. Carlo Cavalletti iscritto Albo Cassazionisti
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