Il Comune è tenuto a risarcire i danni al bambino caduto nel parco (Corte di Cassazione, Sezione Civile n. 7578 del 27.03.2020).
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Il Comune è tenuto a risarcire i danni al bambino ...[..]
- Data:14 Aprile
La fattispecie in esame concerne l'accertamento della responsabilità dell'ente in quanto custode di un parco comunale.
Nello specifico un bimbo cadeva dallo scivolo, sul quale si trovava, riportando una frattura all'omero.
I genitori agivano in giudizio al fine di ottenere il risarcimento dei danni riportati sostenendo che la causa della caduta fosse da attribuire alla pedana difettosa dello scivolo ed invocavano la responsabilità del Comune in quanto custode della cosa.
Sia in primo grado che in appello la domanda veniva rigettata.
I soccombenti ricorrevano dinanzi alla Suprema Corte dove rilevavano:
- la mancanza di dinamica chiara;
- la mancata ammissione di prove e pertanto assenza di istruttoria;
- la violazione dell'art 2051 c.c.
La Cassazione, ritenendo fondati i motivi sollevati, cassava con rinvio la decisione impugnata.
Gli Ermellini ritenevano, diversamente dai giudici di merito, che la contraddizione sulla versione dei fatti non sussisteva e chiarivano che ciò non costituisce motivo sufficiente per rigettare la domanda in quanto la narrazione può essere legata a delle percezioni.
Per quanto riguarda la responsabilità delle cose in custodia, per la Corte, non risultava necessario che queste costituiscano insidia.
La responsabilità, come nel caso in esame, sussiste se il danno si verifica a causa del dinamismo della cosa soggetta alla custodia del Comune.
Spetterà al Comune provare che l'insidia, al tempo dell'incidente, fosse visibile, con l'ordinaria diligenza, e, pertanto, evitabile dal soggetto danneggiato.
Commento dell' Avv. Carlo Cavalletti iscritto Albo Cassazionisti
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